Istanze fuori quota decreto flussi 2025
Istanze fuori quota decreto flussi 2025: le novità previste dal DL 145 del 2024.
Il DL 145/2024 recante disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali, introduce due novità di istanze fuori quota:
1. NULLA OSTA PER L’ASSISTENZA FAMILIARE E SOCIO SANITARIA
II decreto legge n. 145/2024 per l’Assistenza familiare ovvero socio sanitaria in via sperimentale e solo per l’anno 2025, ha previsto, che siano rilasciati, al di fuori delle quote, nulla osta al lavoro, visti di ingresso e permessi di soggiorno per lavoro subordinato, entro un numero massimo di 10.000 istanze, relativi a lavoratori da impiegare nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria.
2. SOPPRESSIONE DEL MECCANISMO DELLE QUOTE PREVISTE DAL DECRETO FLUSSI, RISERVATE ALLA CONVERSIONE DI PERMESSI DI SOGGIORNO IN LAVORO SUBORDINATO
Il cd “decreto Cutro” (DL 20/2023 convertito nella Legge 50/2023) aveva soppresso la previsione che subordinava la conversione dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio e formazione alla disponibilità di una quota prevista dal decreto flussi. In tutti questi casi la conversione del permesso di soggiorno, purché ancora in corso di validità, avviene al di fuori del meccanismo delle quote previste dal decreto flussi. Ne consegue che tali permessi possono ora essere convertiti in qualsiasi momento dell’anno e senza limiti numerici.
In coerenza con tali disposizioni le nuove norme eliminano il limite delle quote per la conversione dei permessi di soggiorno rilasciati per lavoro stagionale (art 24 del D. Lgs. 286/1998 TUI), nonché per i permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione Europea (art 9-bis TUI).
Si tratta di una semplificazione importante che aiuta a contrastare l’irregolarità e i conseguenti fenomeni di sfruttamento e lavoro sommerso, nonché a facilitare il diritto dei soggiornanti di lungo periodo di spostarsi e di lavorare in altri Stati membri, agevolando la mobilità all'interno dell'UE ed eliminando uno degli ostacoli che finora ne hanno impedito l'esercizio.